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A scuola
Pronto per la scuola

"Il compito del moderno educatore non è

di disboscare giungle, ma di irrigare deserti.

C. S. Lewis

Svolgo formazioni per genitori, insegnanti, educatori, stagisti e laboratori per bambini e ragazzi di ogni grado scolastico. Porto avanti lo sportello psico-pedagogico per alcune scuole del territorio bergamasco.

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  •  Sportello scolastico e consulenza psico-pedagogica

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Per i pre-adolescenti e gli adolescenti lo sportello psicologico è una grande occasione al fine di affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, problematiche legate all’insuccesso scolastico o alle difficoltà tipicamente connesse al periodo dell’adolescenza.
Lo sportello di ascolto è uno spazio dedicato ai ragazzi, ai loro problemi, alle loro difficoltà con il mondo della scuola, la famiglia, i pari e le sfide quotidiane. E’ inoltre un possibile spazio di incontro e confronto per i genitori per capire e cambiare le difficoltà che naturalmente possono sorgere nel rapporto con un figlio che cresce.

La consulenza psico-pedagogica si rivolge anche ai team di docenti per costruire insieme allo psicologo nuove strategie didattiche, educative e di lavoro condiviso a partire da riflessioni che nascono da nuovi punti di vista.
Lo psicologo presente nella scuola, è infatti a disposizione degli studenti, degli insegnanti e dei genitori che desiderino un confronto con un esperto di relazioni e comunicazione tenuto al segreto professionale.

L’intervento dello psicologo “cerca di produrre cambiamenti nei modi di vedere più che di essere, modificando le rappresentazioni che le persone hanno dei propri problemi.” (A. Maggiolini, 2002)

Attualmente svolgo il servizio in diverse scuole della provincia di Bergamo per conto dei Servizi Sociali del territorio.

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  •  Educazione all’affettività e alla sessualità per la scuola primaria

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Il percorso vuole offrire ai bambini opportunità di incontro, confronto e scambio, favorendo un intervento che miri ad armonizzare l’unità psico-fisica, emotivo-affettiva e socio-relazionale propria di ogni singolo individuo e in relazione con l’ambiente.

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L’educazione affettiva deve essere intesa come un percorso graduale costituito da esperienze, conoscenze e abilità che favoriscono un sano e armonico sviluppo dell’individuo. Nel manifestarsi della sessualità sono coinvolti non solo gli apparati sessuali, ma ancor prima l’individuo stesso con i propri sistemi di comunicazione, gli stati emozionali, i suoi pensieri.

Il progetto qui presentato comprende contenuti organizzati e stabilisce il raggiungimento di obiettivi prefissati in cui

l’intenzionalità dell’educazione è resa esplicita. Il piano progettuale viene co-costruito in itinere, sulla base delle esperienze vissute e delle esigenze pedagogiche di ciascun soggetto coinvolto.

 

Gli obiettivi da raggiungere sono:

  • Favorire lo stabilirsi di un clima emotivo positivo fondato sullo scambio, il confronto e la collaborazione all’interno del gruppo classe che faciliti le relazioni tra coetanei e con gli adulti di riferimento: genitori ed insegnanti.

  • Accompagnare le bambine e i bambini della scuola primaria in un percorso di crescita psicologica e di consapevolezza della propria identità personale e sociale.

  • Stimolare nei bambini la conoscenza del proprio corpo e del suo sviluppo e la conoscenza della sessualità sana nel rispetto dei bisogni e delle emozioni proprie e altrui.

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  • Siamo un gruppo! Laboratori per affrontare il conflitto e coltivare la coesione nella scuola primaria

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I conflitti e gli atteggiamenti competitivi fanno parte delle normali dinamiche di gruppo che maturano in classe. Alle volte però si fossilizzano in forme poco funzionali al fine del benessere del gruppo o anche solo di qualche bambino. In questi casi è prezioso poter lavorare insieme ai docenti per disinnescare i meccanismi problematici. I laboratori tenuti da una o due psicologhe, in stretta collaborazione con il consiglio di classe, prevedono momenti di condivisione, di gioco e di riflessione che possano agire per riattivare circoli di comunicazione e comportamento che portino il benessere del gruppo. I bambini focalizzeranno ciò che porta al conflitto, prima in generale poi nella loro esperienza e infine acquisiranno strategie per affrontarlo.

Inoltre approfondiranno e cominceranno a sperimentare modalità comunicative e di gioco per sviluppare la coesione del gruppo classe. Nel percorso verrano usati strumenti scelti sulla base del metodo induttivo e che possano portare benessere e divertimento, quali, ad esempio, storie, giochi, lavori artistici che rimaranno ai bambini.

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  •  Cultura Digitale ®: formazione e laboratori sull'uso consapevole dei videogames

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Durante l’anno scolastico 2018-2019 il Team del Centro Albero di Psiche incontra il Prof. Jan Nava, unico docente di Esports in Italia, e si confronta su uno degli strumenti più utilizzati dai bambini e dai ragazzi di oggi: i videogiochi.
L’unione di intenti, grazie anche alle diverse esperienze sul campo, ha permesso di costituire un metodo di lavoro efficace per la gestione e regolamentazione della fenomenologia. Il percorso formativo si struttura su tre livelli, rivolto a tre tipi di destinatari (genitori, insegnanti ed, eventualmente, alunni di ogni grado scolastico), per un intervento il più completo ed efficace possibile.

La sezione formativa per genitori e insegnanti prevede diversi incontri tenuti dagli esperti che hanno approfondito lo studio e speso le loro competenze nei diversi ambiti: unico docente Esports italiano, una psicoterapeuta e diverse psicologhe.

Si approfondiranno i seguenti argomenti: storia ed economia del videogioco e degli esports; aspetti emotivi, cognitivi, scientifici e ed educativi dei videogiochi e il confine tra un uso sano e patologico del videogioco.

È stata pensata un’eventuale sezione laboratoriale per bambini/ragazzi in cui potranno approcciarsi a videogames selezionati in maniera nuova e costruttiva anche insieme ai propri genitori.

Il percorso potrà subire variazioni sulla base delle esigenze delle persone che ne usufruiranno e potranno essere condivise e pensate insieme agli specialisti.

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•  Educazione all’affettività e alla sessualità per la scuola secondaria

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Ho seguito un percorso di formazione e specializzazione incentrato sullo sviluppo della conoscenza dei ritmi biologici e sull'esplorazione della bellezza e dell'armonia del corpo umano, inteso come mezzo di comunicazione e relazione. Questo approccio, riconosciuto a livello internazionale per la sua efficacia, mira a guidare le giovani generazioni nella comprensione della sessualità come parte integrante del desiderio di amare ed essere amati, tenendo conto di tutte le dimensioni dell'essere. L'educazione all'affettività e alla sessualità costruita in questo modo sottolinea l'importanza di integrare la nascente capacità sessuale con lo sviluppo della personalità e l'identità in evoluzione, utilizzando una varietà di metodi didattici, tra cui role-play, apprendimento attivo, analisi di filmati e ascolto di musica, per fornire agli individui gli strumenti necessari per mantenere un approccio attivo e ricercato nella loro vita.

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•  La comunicazione efficace sul luogo di lavoro: formazione per apprendisti e stagisti

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La comunicazione è un elemento quotidiano del nostro modo di essere, di comportarci, mezzo privilegiato per entrare in relazione con gli altri. È tanto quotidiano da apparire cosa banale. Può diventare fonte di fraintendimenti e complicazioni.

Non basta parlare per riuscire a comunicare in maniera efficace ciò che si pensa o si sente. Non è uguale comunicare ad una sola persona o in un gruppo, ad un collega o al datore di lavoro. Questo perché non sempre la comunicazione è efficace e ci consente la costruzione di relazioni che ci fanno stare bene, ma è importante coltivare tale abilità.

Il percorso formativo tratta i seguenti macro argomenti: il processo comunicativo; quali sono e come sviluppare le competenze relazionali, emotive e comunicative; quali sono e come mettere in atto strategie comunicative e comportamenti positivi nel gruppo; come sviluppare stili comunicativi motivanti e assertivi sul lavoro; la comunicazione come strumento di problem solving sul lavoro. Ogni tema sarà trattato in maniera prevalentemente interattiva e pratica tramite la messa in campo di simulazioni, role playing, tecniche espressive visive, scritte, video seguendo un metodo prevalentemente induttivo.

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•  Intervento sulla conflittualità di classe e sulla CNV (comunicazione non violenta) per la scuola secondaria

 

La comunicazione nonviolenta (CNV), chiamata anche comunicazione empatica, o comunicazione collaborativa, è un processo di comunicazione assertivo sviluppato da Marshall Rosenberg a partire dal 1960, e diffuso dal suo Centro per la comunicazione nonviolenta, introdotta per evitare i conflitti  nelle relazioni interpersonali e per essere efficace. 

La comunicazione nonviolenta funziona come processo per la risoluzione dei conflitti. 

La comunicazione nonviolenta è un potente e straordinario linguaggio che aiuta a migliorare la comunicazione con se stessi e con gli altri. Questo modo di comunicare permette di avere una grande chiarezza su ciò che sentiamo e sull’origine di questo nostro sentire; ci aiuta a preferire quotidianamente l’osservazione ai giudizi, ci permette di riconoscere poi di esprimere i nostri bisogni con precisione e in modo molto concreto. Avviare un percorso di comunicazione assertiva ed empatica nel contesto scolastico, permette ai ragazzi e alla componente educativa (insegnanti) di focalizzare l’attenzione sulle azione positive per sé e per gli altri e tendere ad un percorso di crescita positiva, imparando a risolvere i conflitti in modo funzionale, esercitando il rispetto pieno per sé e per l’altro. 

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•  Percorso di ri-educazione emotiva: ripartire dopo il Covid-19

 

L’emergenza sanitaria ha rappresentato un fenomeno che ci ha colpiti sotto ogni punto di vista: fisico, mentale, sociale, esistenziale, familiare, economico ecc… Ognuno di noi si è trovato in una dimensione inaspettata, vivendo nuove, magari aggiuntive, fatiche e/o scoprendo magari anche tempi, spazi, risorse positive. In ogni caso il Covid-19 ci ha cambiati e sentiamo di dover ripartire. Bambini e ragazzi, proprio in forza di quello che hanno vissuto, hanno bisogno di luoghi e momenti condivisi, i primi riflettendo e giocando insieme , i secondi condividendo spazi tra pari in modo esclusivo. 

Insieme alle colleghe propongo questo progetto per tutti quei bambini che sono stati lontani gli uni dagli altri, pensando in particolare a coloro che vivono il passaggio da un grado scolastico all’altro. Gli obiettivi sono: accogliere i vissuti, le fragilità e le eventuali paure legate all’emergenza sanitaria del COVID-19; favorire la ricostruzione di un clima emotivo positivo fondato sullo scambio, il confronto e la collaborazione all’interno del gruppo, che faciliti la riattivazione delle relazioni tra coetanei e con gli adulti di riferimento; accompagnare le bambine e i bambini in un percorso di crescita psicologica e di consapevolezza della propria identità personale e sociale. 

Inoltre costruisco ad hoc percorsi per i ragazzi della scuola secondaria con l’obiettivo di riattivare una consapevolezza delle sfere emotive singole e collettive e le abilità comunicative per un maggiore benessere e rafforzamento a fronte della crisi vissuta e di eventuali nuovi assestamenti futuri. I ragazzi potranno riscoprire quanto siano valide le proprie risorse personali e quelle rappresentate dalle forze del gruppo dei pari.

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